14.11.2015 – Sensi e memoria

Nuovamente ciascheduno venne in quel di Bosco Luganese. In siffatto dì, noi si discorreva riguardo i sensi e la memoria ad essi correlata. I fanciulli vennero suddivisi per età e poterono cimentarsi in quattro giuochi, che sono qui proposti in un elenco:

  • Giuoco dello udito: Il primo fanciullo enuncia un vocabolo, il secondo deve ribadire quello e emetterne un altro che inizi con i due caratteri finali del termine precedente. Il terzo deve riaffermare quei due e un terzo che inizi con i due caratteri finali del precedente. E così via fintantoché ci riescono.
  • Giuoco della vista: Sono proposte delle carte con raffigurati degli utensili. Questi vengono palesati per periodo esiguo e poi ne vengono rimossi alcuni. I lupi debbono intendere quali utensili sono stati levati.
  • Giuoco dello olfatto: Il bimbo, con gli occhi coperti, deve comprendere cosa sta fiutando e esporre un’esperienza che gli rammenti quello effluvio
  • Giuoco dello tatto: ancor il bimbo dagli occhi coperti, deve stavolta intendere di che materiale è composto ciò che sta tastando.

Dopodiché è stata allestita un’egregia merenda e si è ancor giuocato, ma stavolta lupetti ed esploratori uniti, in un notevolissimo giuoco a squadre ove per trionfare è essenziale che il primo in serie in un gruppo tocchi l’ultimo in fila di un’altra, questo peregrina quindi nelle fila nemiche, le quali accrescono e così via fino a che una squadra si trovi molto più consistente e ottenga il trionfo.
Allo epilogo dell’attività abbiamo eseguito gli urli di rito e ci siamo ossequiati.

 

 

Auspicando a voi un amabile dì,
Ossequi,

 

Zanzara

14.11.2015 – Paesi del mondo Bellinzona

Verso le 9:00 del mattino iniziò la giornata aprendosi con un chiaror del mattin.
Il gioco iniziale fu un gioco di scambi di carte tra paesi vicini al nostro (eravamo in cerchio).
era diviso in due fasi: nella prima si scambiavano le carte col seme nero, nel secondo le carte col seme rosso ma non si poteva parlare.
chi trovava tutte le carte vinceva un bonus.
Poi iniziarono le sfide in giro per Bellinzona in cui si girava a turni in dei punti sulla mappa e li incontravamo un altro gruppo (tutti i gruppi si muovevano). A quel punto si sceglieva quale sfida tra le due che ognuno ha preparato, oppure si poteva sceglierne una dalla lista rossa, ma erano parecchio difficili.
Dopo mezzo giorno si è fatto un altro gioco per un bonus, che consisteva nel mettersi di nuovo in cerchio ma con una base in cui dovevamo riprodurre un “opera `d’arte” guardando una foto, erano dei tubi di carta colorati posizionati a stella ma si aveva una sola angolazione così bisognava andare a vedere le foto degli altri, mentre i fogli colorati ne avevamo solo alcuni e quindi bisognava scambiarli coi vicini oppure andare a rubare agli altri gruppi durante gli scambi.
Nel pomeriggio ricominciarono le sfide cercando sempre di vincere, prendere gli stemmi e metterli sul passaporto.
Nel gioco finale si era una cartina del mondo sovrapposta a quella di Bellinzona e bisognava andare dai responsabili dei gruppi di cui avevamo gli stemmi, ci hanno fatto una domanda e se indovinavamo ci dicevano un indizio per sapere in che paese si trovava il leggendario piccone d`oro ossia in che zona, si trovò in Giappone ovvero dietro la stazione dei treni.
La giornata finì con la premiazione ed una citazione per dare un sostegno a ciò che è successo a Parigi
Opossum

07.11.2015 – Blu, marrone, rosso e verde

Inizio carichissimo per la prima attività dopo le vacanze!!!

Finalmente ricominciamo e tutti quanti siamo pronti per dare il meglio di noi! Questo sabato di ripresa lo abbiamo trascorso a Bosco Luganese, ormai nostra sede abitudinale. Dopo gli urli di inizio ci siamo organizzati per raggruppare un po’ di materiale e spostarci al nuovissimo rimodernato parco giochi, mentre alcuni dei più grandi sono andati nel bosco a preparare la serata. Ci siamo svagati tanto nel provare nuovi giochi e spolverandone altri più vecchi, in particolar modo la fantastica “PIRAMIDE UMANA che non sta in piedi ma forse ce la facciamo comunque”! In seguito abbiamo goduto di un’ ottima merenda a base di biscotti e mandarini.

Per ultimo ma decisamente non meno importante: Castorini, Lupetti, Esporatori, Pionieri e Rover si sono tutti diretti nel bosco per presenziare alla tanto attesa cerimonia scout per i cambi di camicie!

Quest’anno ci sono stati tantissimi passaggi: 4 Lupetti sono diventati Esplo, 6 Esplo sono diventati Pio, 2 Pio sono diventati Rover! B-R-A-V-I BRAVI BRAVI BRAVISSIMI!

Siamo e saremo sempre un gruppo unito! Continuiamo così!

Cicala & Donnola

7.11.2015 – Blu, marrone, rosso e verde (parte 2)

Tra l’altro sono passati da blu a marrone: Augustin, Leonardo (alce), Marie, Matteo (puffin) e l’intrepida Giuliana che, pur avendo i pantaloni bianchi ;-), ha deciso coraggiosamente di affrontare ugualmente il percorso.
Ben 6 invece i nuovi pio: Anaïs (donnola), Dino (picchio), Gabriele (cicala), Leo (anguilla), Patrick (opossum) e Vanessa (farfalla).
E, con un comodo e leggero zaino in spalla, due rossi sono diventati verdi (maturazione al contrario?): Jano (castoro) e Sara (pinguino).
Tanti auguri a tutti!
Miao! Pantera

07.11.2015 – Blu, Marrone, Rosso e Verde

In quel di Bosco Luganese, sono avvenute in questo giorno certune nuove.
I fanciulli, ordinatamente dispostisi in successione, sono proceduti fino al raggiungimento del giardino ludico (detto anche parco giochi ndt.). Con della di tutti mera sorpresa, si sono a noi palesate le nuove collocazioni di fanciullesco intrattenimento: vivacemente tinteggiate e notevolissime, i minuti esemplari di Canis lupus Linnaeus hanno avuto occasione di saggiarle all’istante.
Successivamente ad un pomeriggio di di sé balocco, durante il quale i fanciulli si sono allietati anche assieme agli esploratori ed i pionieri, si è proceduto con la cerimonia di passaggio. Quattro dei nostri più anziani cuccioli, che oramai cuccioli non son più, sfoggiano ora la loro brillante divisa bruna da esploratore, conquistata dopo aver portato al suo epilogo l’impresa di ascesa e aver compiuto delle gesta da menzionare in futuro ai propri discendenti.

Auspicando a voi un amabile dì,
Ossequi,
Zanzara